Camminare sulla luna

Come ci siamo arrivati e come ci torneremo
in libreria dall'8 Maggio 2019

Camminare sulla luna

Come ci siamo arrivati e come ci torneremo

La conquista della Luna fu un evento epocale sotto tutti gli aspetti: scientifico-tecnologico, storico, politico… La sua portata fu enorme anche dal punto di vista filosofico: in quell’occasione l’uomo, per la prima volta, ha abbracciato la Terra in un solo sguardo – un impulso decisivo per superare nazionalismi miopi e verso una coscienza ecologica globale. A mezzo secolo di distanza, scrive Piero Bianucci, è bene fare il bilancio di quell’impresa, domandarci come influirà sul futuro e trarre profitto dalle grandi idee che le scienze dello spazio mettono a disposizione dell’umanità.
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Il 20 luglio 1969 per la prima volta un uomo calpestava la Luna. Quest’uomo si chiamava Neil Armstrong, aveva 39 anni ed era sposato con Janet Shearon, che gli aveva dato tre figli: due maschi e una bambina, Karen. Un tumore gli aveva strappato Karen all’età di due anni. Per arrivare lassù più volte aveva visto la morte in faccia mentre cercava di domare macchine volanti.

Dopo Armstrong altri undici astronauti sono scesi sul nostro satellite. Chi erano questi uomini? Perché la loro vita familiare quasi sempre è andata in pezzi e molti hanno fatto scelte esistenziali stravaganti? Che cosa può ancora fare chi ha camminato sulla Luna?

Cinquant’anni fa la popolazione mondiale era di 3,6 miliardi, oggi è più del doppio. In Italia il 1969 è l’anno della legge sul divorzio, nelle fabbriche c’era l’’autunno caldo”, Nada cantava “Ma che freddo fa”. Negli Stati Uniti Nixon entrava alla Casa Bianca mentre i ragazzi americani morivano in Vietnam. In Francia si dimetteva il generale De Gaulle. Pontefice era Paolo VI, la messa in latino andava in disuso. Il 5 luglio, due settimane prima dello sbarco, i Rolling Stones avevano richiamato 500 mila giovani all’Hyde Park di Londra. Qualche settimana dopo, a Woodstock, 400 mila hippies delirano per Joan Baez, i Santana, Joe Cocker, Jimi Hendrix.

La conquista della Luna, spostando nello spazio la “guerra fredda” tra Usa e Urss, avviò il disgelo tra le due superpotenze: nel 1975 un’astronave americana e una russa si congiungevano in orbita. L’umanità aveva capito che abbiamo una sola Terra, ed è piccola e fragile. Ma ora forse lo sta dimenticando.

382 kg di pietre lunari portate dagli astronauti hanno risposto a molte domande sull’origine del sistema solare, certo non a tutte. Internet e l’Intelligenza Artificiale sono effetti collaterali di un’impresa che ancora oggi pare sovrumana. E mentre si preparano basi lunari abitate per il 2030, la sonda Voyager 1 sta esplorando spazi 55 mila volte più lontani della Luna.

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