Questo libro racconta il futuro.
Tre miliardari – Jeff Bezos, Elon Musk, Richard Branson – hanno in lista d’attesa centinaia di aspiranti turisti pronti a imbarcarsi sui loro razzi. Per la prima volta il 16 settembre 2021 quattro non-astronauti hanno guardato dall’alto la Stazione Spaziale, una vacanza a 575 chilometri dalla superficie terrestre. Slogan promozionale: «Se lo fanno loro, possono farlo tutti».
A mezzo secolo dall’ultimo sbarco sulla Luna (ricordate? 11 dicembre 1972: io c’ero, e c’ero anche nel 1957, quando andò in orbita Sputnik, il primo satellite artificiale), inizia la seconda era spaziale. Il panorama geopolitico è irriconoscibile. Non più due superpotenze in guerra fredda: la Cina, terza arrivata, sta per diventare la prima. Non più il libero mercato americano contrapposto allo statalismo sovietico ma, in Russia e Cina, un ambiguo ibrido dei due, mentre negli Stati Uniti l’astronautica a fini scientifici cede il posto a quella commerciale. In un mondo abitato da otto miliardi di persone, il doppio rispetto al 1972, l’uno per cento della popolazione possiede metà della ricchezza globale: è lì il serbatoio del turismo extraterrestre.
La prossima Stazione spaziale girerà intorno alla Luna, nel 2025 per la prima volta una donna camminerà sul nostro satellite. Ma forse il vero viaggio è nella nostra mente, nelle scoperte che ci stanno svelando l’Universo. Il nuovo telescopio spaziale “James Webb” sta per iniziare le sue osservazioni. Non abbiamo mai guardato così lontano.