Il microbo gigante è il batterio più grande che si conosca: cinquemila volte più dei microbi “normali”. Si chiama Thiomargarita magnifica, ha l’aspetto di un filamento lungo fino a un centimetro spesso come un capello, è visibile a occhio nudo, abita nell’ambiente costiero dove prosperano le piante di mangrovia in Guadalupa (Antille). Osservato per la prima volta nel 2009 dalla biologa marina Oliver Gros, lo ha presentato ufficialmente “Science” il 23 giugno 2022 in un ampio articolo con la prima firma di Jean-Marie Volland in cui sono descritte le sue eccezionali caratteristiche biologiche e genetiche. L’esemplare esaminato con la tomografia ai raggi X e la microscopia laser confocale è lungo 9,66 millimetri. Lo studio ha accertato che il Thiomargarita magnifica è unicellulare. Contiene tre volte più geni rispetto alla maggior parte degli altri batteri, e nel suo filamento il genoma è riprodotto in centinaia di migliaia di copie, in sezioni compartimentate: una particolarità che all’epoca della scoperta aveva fatto dubitare della sua natura di organismo unicellulare.
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