Come cade l’antimateria?

Come cadrebbe una mela di antimateria? Forse all’insù?

Come cadrebbe una mela di antimateria? Forse all’insù? E’ improbabile, ma una collaborazione tra il Cern (Ginevra) e il Lawrence Laboratory di Berkeley (Usa) sta preparando un esperimento, detto ALPHA, per accertarlo. A cadere non è proprio una mela, ma una infinitesima masserella di 434 anti-atomi di anti-idrogeno.

Cioè atomi costituiti da un antiprotone con intorno un positrone. Come sappiamo, l’antimateria, se entra in contatto con la materia, si annichila in un lampo di energia. Per mezzo di un campo magnetico, la masserella di anti-idrogeno è quindi tenuta sospesa nel più perfetto vuoto possibile. A questo punto si spegne il campo magnetico e si osserva come cade il pezzetto di antimateria. 

Il campo non si azzera istantaneamente: ci vogliono 30 millesimi di secondo, durante i quali parecchi antiatomi vanno ad annientarsi contro le pareti della trappola che li imprigiona. Nellasimulazione che è stata fatta, già dopo 20 millesimi di secondo gli antiatomi sopravvissuti sono solo 23, spiega Jonathan Wurtele, di Berkeley in un articolo su “Nature Communications”.

La cosa strana è che, benché prevalga la tendenza a cadere verso il basso e ad annichilarsi sul fondo della trappola, alcuni antiatomi vanno invece ad annichilarsi sulla parete superiore, proprio come se cadessero verso l’alto. Per ora il margine di incertezza è 100 volte più grande della misura che si vuole compiere. 

Joel Fajans, Università di Berkeley: “Ci aspettiamo che l’antimateria cada verso il basso, ma un esperimento più accurato potrebbe anche riservare delle sorprese”.

Fonte: Description and first application of a new technique to measure the gravitational mass of antihydrogen

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