10 Novembre 2012

Incontro con 1500 studenti dei licei Cavour e d’Azeglio organizzato dal preside di entrambi Gianni Oliva. Teatro Alfieri assediato da polizia e manifestazione precari. Lezione di Alessandro Baricco, che ci ha descritti come in bilico tra analogico (libri, carta, passato) e digitale (computer, iPad, Internet, futuro). E’ seguita tavola rotonda (per fortuna senza tavola, solo sedie) con interventi di Gian Franco Gianotti (grecista), Sergio Roda (latinista, pro-rettore), Livio Berruti (ex allievo del Cavour, campione olimpico sui 200 metri a Roma nel 1960) e il sottoscritto.

Ho provato a dire che l’universo intero, dal punto di vista fisico, è quantizzato (cioè, in senso ampio, digitale), ma dal pullulare probabilistico delle particelle elementari emerge la vita, che è analogica. Il mondo digitale del computer e di Internet è importantissimo, ovvio, ma è una tecnologia che noi usiamo in modo analogico in quanto esseri viventi. Il Cd è digitale (44 mila campionamenti al secondo tradotti in cifre binarie) ma il timpano del nostro orecchio è analogico, e il gesto del direttore d’orchestra pure.

Il bello del classico è che lì si impara a imparare, un meta-apprendimento che ci permette poi di continuare ad apprendere per tutta la vita. Battute non originali, però sempre vere: la cultura è ciò che rimane quando si sono dimenticate tutte le nozioni; tutto ciò che NON so, l’ho imparato a scuola.

Conclusione: il latino ti insegna il pensiero ipotetico: usiamolo per coltivare nella vita il pensiero divergente.Cioè per imparare a risolvere i problemi capolgendo il punto di vista. Nel mio piccolo, l’ho fatto sedendomi sulla sedia girata al contrario. Ah, la bella metafora! Ha chiuso la mattinata il ministro dell’Istruzione e ricerca Francesco Profumo: e lo ha fatto dicendo molte cose intelligenti sul modello di scuola del futuro che ha in mente. Ha anche risposto alle domande, non compiacenti, dei ragazzi e di un docente precario. Ho misurato, anzi, credo che tutti abbiano misurato, l’astronomica distanza dalla Gelmini, la signora del tunnel Cern-Gran Sasso.

P.S. Sempre grande Livio Berruti, che ci ha ricordato il valore dello sport nel formare bravi cittadini. Verissimo. Purtroppo di sport come lo faceva lui, con le scarpe da tennis comprate sotto casa, ne è rimasto poco. E lui l’ha detto.

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