La svolta nucleare

1978

La svolta nucleare

Erano gli anni del Piano Energetico italiano elaborato con Carlo Donat-Cattin ministro dell’Industria: 10 centrali nucleari da integrare in un sistema di altre fonti energetiche, in modo da diminuire la dipendenza dell’Italia dai paesi produttori di petrolio.
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Erano gli anni del Piano Energetico italiano elaborato con Carlo Donat-Cattin ministro dell’Industria: 10 centrali nucleari da integrare in un sistema di altre fonti energetiche, in modo da diminuire la dipendenza dell’Italia dai paesi produttori di petrolio. Le centrali non si sono fatte, e con il senno di poi forse non è stato un male. Invece è certamente un male che da allora l’Italia non abbia più avuto un Piano Energetico. Ed è un male che la nostra dipendenza energetica non sia diminuita ma aumentata. Tutto questo non perché si sia fatta qualche scelta, presa qualche decisione. No. Semplicemente perché non si è fatta nessuna scelta né presa alcuna decisione. Perché nessun governo ha davvero governato.

Assaggio: La svolta nucleare

Dobbiamo al Sole praticamente la totalità delle nostre risorse energetiche. Una tra le più classiche fonti di energia, per esempio, è rappresentata dalle centrali idroelettriche, che sfruttano la caduta d’acqua attraverso una condotta forzata per far girare una turbina, e quindi per produrre elettricità. Una volta caduta a valle, l’acqua ha ceduto il suo potenziale energetico e per poterla riutilizzare bisognerebbe poterla riportare nel bacino artificiale da cui proviene. Bene: a questo provvede appunto il Sole, alimentando il “ciclo dell’acqua”. E’ il Sole a far evaporare l’acqua del mare e a sollevarla in alto sotto forma di nubi, dalle quali poi ricade in pioggia o in neve, per tornare a formare i ghiacciai, a riempire i torrenti e i laghi alpini. Così, ecco che il Sole alimenta, indirettamente, le centrali idroelettriche. Ma anche quando bruciamo un pezzo di legno nel camino, bruciamo, in sostanza, un concentrato di energia solare: è stato il Sole, infatti, a fornire l’energia necessaria al processo chimico della fotosintesi che ha permesso alla pianta di nascere e di crescere formando il legno. E così pure il carbone è “Sole in scatola”, perché è il risultato fossile di foreste fiorite centinaia di milioni di anni fa e poi sotterrate; e la benzina è in realtà “Sole liquido” in quanto anche il petrolio deriva da processi biologici in parte vegetali (e si ritorna alla fotosintesi) e in parte animali che sono stati resi possibili dalla utilizzazione della luce solare. Quanto al metano, è “Sole gassoso”… Un solo metro quadrato di superficie terrestre, al netto dall’assorbimento atmosferico, riceve dal Sole una potenza di 1360 Watt e un piccolo giardino di duecento metri quadrati riceve in 10 ore 740 kilowattora (…)

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