Piante collegate via satellite

Per la prima volta un dispositivo che utilizza elettricità generata dalle piante ha comunicato via satellite.

Per la prima volta un dispositivo che utilizza elettricità generata dalle piante ha comunicato via satellite. Si delinea la possibilità di collegare a distanza sensori posti sulle coltivazioni, una sorta di Internet dell’agricoltura. Il dispositivo può informare gli agricoltori sulle condizioni delle loro colture per contribuire ad aumentarne la resa e consentire ai rivenditori di ottenere informazioni sui potenziali raccolti.

Il dispositivo, benché a bassissima potenza, invia segnali a frequenze radio che vengono rilevati dai satelliti in orbita terrestre bassa. È stato sviluppato dalla società olandese Plant-e e Lacuna Space, con sede nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, nell’ambito del programma ESA di ricerca avanzata nei sistemi di telecomunicazione (ARTES). La quantità di energia elettrica prodotta può arrivare a 3,2 W per metro quadrato. Sono già in atto installazioni di biopannelli utilizzabili a livello urbano.

Le piante producono materia organica tramite la fotosintesi, ma solo una parte di questa materia viene utilizzata per la crescita delle piante. Il resto viene escreto nel terreno attraverso le radici della pianta. Nel suolo, i batteri intorno alle radici scompongono questa sostanza organica, liberando elettroni come prodotto di scarto. La tecnologia sviluppata da Plant-e raccoglie questi elettroni per alimentare piccoli dispositivi elettrici. In altre parole la differenza di potenziale tra l’acqua del terreno e gli ioni prodotti derivanti dai batteri che colonizzano le radici equivale a quella di una piccola batteria ed è sufficiente per alimentare il dispositivo costituito da sensori e sistema di trasmissione satellitare.

Frank Zeppenfeldt, che lavora sui futuri sistemi di comunicazione satellitare dell’ESA, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di questa dimostrazione che combina biotecnologia e tecnologia spaziale.”

Una serie di nuove opportunità per l’Internet delle cose via satellite sarà resa possibile da questo esperimento. Aiuterà a raccogliere dati in applicazioni agricole, logistiche, marittime e di trasporto anche là dove la connettività terrestre non è sempre disponibile.

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