Questo dato risulta da uno studio su 61 milioni di cittadini americani pubblicato dal “New England Journal of Medicine”. Il lavoro, che ha indagato il rapporto tra inquinamento e mortalità ed è frutto di una elaborazione di “big data” compiuta nel 2017, dovrebbe indurre a drastici provvedimenti per la tutela dell’ambiente e della salute, in controtendenza con la nuova espansione del carbone come fonte di energia. Su scala planetaria da qualche anno il carbone è tornato al primo posto tra le materie prime energetiche, seguito dal petrolio e dal gas naturale (metano).
Cina, Russia, Stati Uniti e India sono tra i maggiori utilizzatori.
Un altro studio “big data” ha esaminato l’aumento dell’obesità in 68,5 milioni di persone di 195 paesi dal 1980 al 2015: insieme con l’inquinamento, la diffusione epidemica dell’obesità si profila come il secondo più grave attacco alla salute collettiva. Entrambi i fenomeni – osserva il direttore della rivista Jeffery M. Drazen – sono contrastabili ma ciò richiede precise decisioni politiche.