Prendere i voti, prendere la Lombardia, prendere tre grandi regioni del Nord, prendere il Senato. Così parlano gli esponenti della Lega e del Pdl. Come sempre, il linguaggio è rivelatore. I voti e le amministrazioni pubbliche non si prendono. I voti si chiedono e se va bene si ottengono. Le amministrazioni sono una delega che i politici ricevono dai cittadini sotto precise condizioni. Ma chi è abituato a prendere qualsiasi cosa, dai soldi alle minorenni o maggiorenni, non ha certe sensibilità linguistiche e morali.
Non mi piace neanche chi ringrazia per essere stato votato. Si ringrazia per un dono, ma il voto non è un dono. E’, appunto, una delega sotto precise condizioni. Dire grazie, sa tanto di voto di scambio.
Lega e Pdl non potevano che tornare insieme. Li unisce il verbo prendere. Ma vedrete che non diranno neanche grazie.